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Dolci trionfi e finissime piegature è la mostra che ha luogo alla Galleria Palatina di Firenze fino al 7 giugno, un allestimento che ricostruisce il banchetto di nozze di Maria de’ Medici ed Enrico IV di Francia.

Allestire un banchetto per le nozze di colei che sarebbe diventata la regina di Francia non era cosa facile. Ma la corte medicea, grazie al coinvolgimento di geniali scultori, scenografi, ingegneri, artisti e artigiani dell’epoca, fu in grado di stupire qualsiasi casa regnante e il ricevimento, tenutosi in Palazzo Vecchio la sera del 5 ottobre 1600 per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici con Enrico IV di Francia, fu un vero trionfo.

Di quello storico evento possiamo recuperare il profumo, l’atmosfere e la meraviglia, grazie alla mostra che si terrà fino al 7 giugno alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, con un titolo che sembra un menù: “Dolci trionfi e finissime piegature. Sculture in zucchero e tovaglioli per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici“, a cura di Giovanna Giusti e Riccardo Spinelli.

E’ stato possibilericostruire la tavola imbandita il più possibile veritiera e vicina a quella allestita per questo storico evento grazie alle informazioni dettagliate che sono giunte fino a noi tra cui gli allestimenti progettati da Bernardo Buontalenti per la tavola regia e per quelle degli ospiti. Inoltre, la documentazione archivistica relativa a questa cerimonia, conservata presso l’Archivio di Stato di Firenze ha messo in evidenza il ruolo cardine delle sculture realizzate in zucchero, “alimenti decorativi” concepiti alla stregua di vere e proprie opere d’arte, non a caso esemplificate su prototipi di grandi scultori fiorentini di fine ‘500: tra i quali spiccano i nomi diGianbologna e Pietro Tacca.

Le sculture prodotte per l’occasione, alcune di dimensioni considerevoli  (quella che raffigurava Enrico IV a cavallo era alta 115 cm), così come le altre ispirate alle ‘Fatiche d’Ercole’, alle ‘Cacce’ e a temi venatori e pastorali, suscitarono l’ammirazione della regina e degli ospiti, qualificandosi come espressione raffinata della genialità degli artigiani fiorentini  che fecero bella mostra di sé in un’occasione, come questa, d’importanza politico-diplomatica senza precedenti per la Corte Medicea.

La mostra trova il suo punto di forza nella riproposta di questi straordinari oggetti in zucchero, dorati e argentati, come in origine, debitamente allestiti nel contesto della tavola, posti a confronto con i modelli originali di riferimento: oggi dovute alla sapiente manualità di Sarah e Giacomo Del Giudice che nella loro Fonderia a Strada in Chianti hanno lavorato seguendo rigorosamente le tecniche di fusione tradizionali.

Altro aspetto importante della cerimonia, e di grande ammirazione da parte degli ospiti convenuti, furono le‘piegature’ delle salviette, frutto anch’esse della straordinaria fantasia e dell’inventiva degli artisti allora deputati a questo singolare artificio compositivo. Anche in questo caso, sono presenti riproduzioni di alcuni esemplari  realizzati dal maestro catalano Joan Sallas, che si offrono come documento e trasmissione di un’arte che vide proprio a Firenze, con questo celebre banchetto, il suo apogeo.

Prendendo spunto da tale evento la mostra spazia poi su altre cerimonie e manifestazioni simili, e su altri momenti ufficiali (ingressi in città, cortei, pubbliche manifestazioni) che interessarono la famiglia granducale e gli ospiti di riguardo, esibendo analoghi manufatti, vasellame del periodo, oggetti in cristallo di rocca e pietra dura.

Dolci trionfi e finissime piegature

Luogo: Firenze, Galleria Palatina – Sala di Bona e sale attigue

Orario: Da martedì a domenica, ore 8.15-18.50 Chiusura: tutti i lunedì

Sito web: http://www.uffizi.firenze.it/musei/?m=palatina